Scrivere si trasforma in una droga: una assoluta necessità di esprimere quel che c’è dentro il mio cuore.
Una vita da ingegnere, una vita da professore. Una passione ereditata da papà Luciano, respirata già dall’adolescenza, concretizzata con il traguardo della laurea e trasmessa pari pari alla cara figlia Elisa.
Così ho trascorso la mia esistenza tra calcoli, disegni e polvere, la polvere del cantiere che ti entra nei pori tenendo sempre vivo l’interesse per quello che dal nulla cresce e prende forma.
Pensavo che quella fosse la mia vocazione ed a quella mi sono dedicata anima e corpo, finché…un giorno…
Un giorno mi capitano tra le mani carta e penna e un “niente da fare” assai raro nella mia esistenza. Butto giù qualche pensiero, lo rileggo, lo straccio. Poi ci ripenso e ricomincio da capo. A poco a poco da timido approccio il mio scrivere si trasforma in una droga: una assoluta necessità di esprimere quel che c’è dentro la mia testa, o forse, dentro il mio cuore.
Donatella Mascia, genovese di nascita, si laurea in ingegneria con lode e dignità di stampa presso l’Università di Genova
Dopo la laurea, ha iniziato l’attività accademica nella stessa facoltà ottenendo, nel 1974, il titolo di Ricercatore presso l’Istituto di Scienza delle Costruzioni e nel 1978 la carica di Assistente ordinario di Costruzioni navali. Dal 1986 è Professore di Costruzioni navali presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Genova.
É autrice di oltre 80 pubblicazioni scientifiche su rinomate riviste nazionali e internazionali di settore e di Pubblicazioni didattico-scientifiche, relative all’insegnamento di Costruzioni Navali.
Contestualmente all’attività universitaria, conclusasi nel 2015, ha svolto e svolge attività professionale nei settori di ingegneria civile, industriale e marittima, acquisendo grande esperienza nei campi della progettazione, della direzione dei lavori, del collaudo e della sicurezza, con particolare riferimento alle infrastrutture.
Dal 1993 al 1999 è stata Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Genova.
Tra le molte opere progettate e dirette recano la sua firma importanti progetti di opere quali la Torre Shipping, il Teatro Carlo Felice, i Magazzini del Cotone, le stazioni di Brin, Canepari, Sant’Agostino della Metropolitana di Genova e molte altre.
Dal 2011 si occupa, in qualità di collaudatore statico delle opere meccaniche e civili della Diga di Venezia, il MOSE.
Attività letteraria
A partire dall’anno 2013 esordisce con l’attività letteraria, pubblicando il suo primo romanzo dal titolo “Magnifica Visione”, De Ferrari Editore, che risulta finalista nel concorso letterario nazionale Il Giovane Holden nel 2013 e riceve il 30/09/2018 il Primo premio per la sezione Romanzo del concorso letterario “Giovanni Descalzo” nell’anno 2018.
Nell’ottobre 2015 esce il suo secondo romanzo, intitolato “Lo spione di Piazza Leopardi” secondo classificato al Premio Letterario Città di Recco 2016, Menzione di merito nel premio internazionale di letteratura Terre di Liguria (premiazione 16/10/2016). Il romanzo è entrato nella rosa dei cinque finalisti al Premio Acquistoria 2016 nella sezione Romanzo storico, riceve la Menzione d’onore del Torneo Unicamilano 2016: “Premio culturale nazionale Carlo Emilio Gadda.
Il suo terzo romanzo, “Quel gran signore del gatto Aldo”, come opera inedita, entra nei finalisti del Torneo letterario Ioscrittore, edizione 2016 (circa 3000 partecipanti); il manoscritto riceve dalla giuria del premio internazionale Italo Calvino una pregevole recensione e viene pubblicato nel settembre 2017 dall’Editore Termanini. Esso si aggiudica il primo premio del concorso letterario internazionale “L’antico Borgo” Edizione 2017.
Al II Premio Cumani Quasimodo edizione 2018 riceve la Menzione d’Onore.
Per la sezione romanzo o raccolta di racconti inediti, riceve la Menzione di merito per i racconti “Fantasie e realtà” e per la sezione Teatro la Menzione di merito per l’Opera teatrale “Notte di Burrasca”.
Al XXIV Premio Nazionale di Poesia e Narrativa IL GOLFO entra finalista con il racconto “Un tesoro di cane”.
Con il racconto “Peccato capitale” vince il concorso Reccontinrete 2018 nella sezione “Racconti per corti” sul quale viene realizzato a cura del regista Giuseppe Ferlito il cortometraggio, proiettato e premiato in data 6 ottobre a Lucca. Il cortometraggio entra nella rosa dei “segnalati” nel Concorso Città di Como. Il volume “Di uomini e di animali” contenente una raccolta di racconti, edito nel 2019 a cura di Stefano Termanini editore, risulta finalista al Premio letterario internazionale Terre di Liguria