A me hanno insegnato l’educazione! Un po’ con le buone, qualche volta in modo brusco, ma certamente io ho imparato.
Imparato cosa?
A non interrompere mentre gli altri parlano, ad aspettare pazientemente quando c’è da aspettare pazientemente, a non farmi prendere dall’entusiasmo quando vedo una pollastrella passare, a resistere quando ci sono esigenze primarie da soddisfare.
Posso dire di essere abituato a tutto…o quasi!
Ma una cosa proprio non la sopporto.
Loro se ne stanno seduti al ristorante, a gozzovigliare mentre all’intorno si diffondono profumini deliziosi che ti colpiscono le mucose e ti fanno vibrare tutte le corde e tu, cioè io, dove debbo stare?
Ma sotto il tavolo no!? Guai a richiamare l’attenzione con una zampata, guai a poggiare il muso sul loro grembo, giusto per ricordare che esisto. Loro continuano a godersela beatamente mentre il mio stomaco si contrae ad ogni portata.
Ma diavolo! Doveva capitare proprio a me di nascere cane?